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I documenti d'archivio ci dicono che dopo il 1439 il vescovo Ludovico di Romagnano cede il Torrione a Amedeo di Chignin che provvede alla copertura del Torrione con un tetto, come si può vedere in questa foto dei primi del Novecento.

foto del torrione con il tetto

Nel 1542 l'arcivescovo Innocenzo Cibo investe Giovanni Avogadro del Bosco con il titolo signorile "del Torrione"; quest'ultimo intraprende alcuni lavori di manutenzione e miglioramento del Torrione, rifacendo la scala interna, questa volta in muratura, e (si dice) il soffitto del piano terreno, in legno a cassettone, molto simile a quelli che si possono ammirare nel castello di Fenis in Valle d'Aosta e nella casa Cavassa a Saluzzo, in provincia di Cuneo.

disegno del soffitto a cassettone

Nel 1572 la proprietà del Torrione passa dagli Avogadro a Giovanni Angelo Porporato dei conti di Luserna.

 

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© Francesco Pennaroli 2000-2003