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Originariamente appartenente alla famiglia Pertusio, i locali feudatari, il Torrione nella prima metą del Trecento viene ceduto ai fratelli Pagla. Dopo qualche anno il loro erede, Conraone, vende il Torrione a Giacomo d'Acaja, signore del Piemonte, il quale a sua volta scambia con il fratello Tomaso di Savoia, vescovo di Torino, il feudo di Carre, comprensivo del Torrione, con la signoria di Pieve di Liramo. Il Torrione e i terreni circostanti diventano così feudo dei vescovi di Torino.
Tra il 1390 ed il 1400, mentre risiede a Villarbasse il vescovo Giovanni di Rivalta, il Torrione viene alzato di un piano, riempiendo con pietrame la merlatura precedente e costruendo il resto in mattone, materiale pił pregiato della pietra.
Notate la differenza nella decorazione della finestra tra il disegno originale e quanto pervenuto fino ai giorni nostri. |
Vengono costruiti ed affrescati i belfredi e le cornici delle finestre; viene inoltre costruita una nuova merlatura, questa volta in stile ghibellino. Purtroppo delle decorazioni di belfredi e finestre non resta nulla, salvo qualche sbiadita traccia su due finestre.
© Francesco Pennaroli 2000-2003